La situazione: un aereo di una nota compagnia di bandiera low cost si avvia al decollo. Nevica, la pista è sporca. Il velivolo acquista velocità, gli strumenti di bordo segnalano un’anomalia al pilota che decide immediatamente di sospendere l’operazione. Brusca frenata. L’aereo scivola sul fondo viscido ed arresta la sua corsa fuori pista. Tanto spavento, nessun danno.

Il titolo di uno dei nostri più cliccati quotidiani online merita parecchia attenzione per il modo in cui racconta la notizia e per come cattura il lettore trasmettendogli al tempo stesso un pregiudizio. Negativo.

Certo, il titolo deve essere breve e dire il più possibile ma è straordinario come la realtà possa essere trasformata, deformata, plasmata per attrarre l’occhio. Ecco quindi subito una sineddoche interessante, la parte per il tutto viene applicata all’aereo: è lui che diventa “low cost” e non la strategia sul prezzo dei biglietti della Compagnia a cui appartiene.

L’aereo “low cost” – come non pensare ad un ferro vecchio di una squattrinata Compagnia del terzo mondo? – naturalmente fallisce il decollo. Ovvia conseguenza della sua pochezza. In realtà ciò che è successo dipende da una scelta immediata e responsabile di un Comandante che di fronte alla segnalazione di avaria ha annullato la fase di decollo prima del punto di non ritorno.

Nessun ferito a bordo, meno male, e possiamo pure aggiungere che se non ci fosse stata una forte nevicata in atto, di quelle che bloccano gli aeroporti italiani dopo qualche istante, l’aereo si sarebbe pure fermato sulla pista.

In due righe e poche parole la realtà è stata manipolata. Ne ha giovato l’articolo che è stato sicuramente molto cliccato. La comunicazione è stata efficace sebbene a spese della verità. Qualcuno penserà che tali cose succedano solo ai voli low cost, altrimenti perché puntualizzare il dettaglio? E in definitiva, qualche viaggiatore da domani preferirà volare Alitalia…